Praga, città degli automi

Un breve ricordo e una analogia creatore-creatura.
Dai miti del Golem fino alla comparsa dei “robot” nel teatro di Karel Čapek, Praga è un crocevia di narrazioni che ruotano attorno al rapporto fra l’uomo e le sue creazioni, fra l'uomo e la sua capacità di manipolare la materia affinché prenda vita per servire e difendere il suo creatore.
La storia del Golem è legata alla figura del rabbino Judah Loew ben Bezalel (detto Maharal di Praga), attivo tra il XVI e l’inizio del XVII secolo. Secondo la leggenda (divulgata due secoli dopo la sua morte), egli avrebbe dato forma a una creatura d’argilla – il Golem – per proteggere la comunità ebraica dalle persecuzioni. L’animazione di questo essere tramite formule mistiche (attribuite alla tradizione cabalistica) fece del Golem un servitore instancabile, ma privo di volontà. L’epilogo è drammatico, il rabbino è costretto a distruggerlo dopo averne perso il controllo. Uno dei primi racconti del conflitto tra creatore e creatura.
Il Golem anticipa temi che ritroviamo nelle riflessioni contemporanee sull’autonomia delle macchine e sulle responsabilità etiche legate alla tecnica, in filosofia come in letteratura.
Il salto dal mito alla modernità avviene nel XX secolo, quando il drammaturgo ceco Karel Čapek introduce, nella sua opera teatrale R.U.R. (Rossum’s Universal Robots) del 1920, il termine “robot” (dal ceco robota, “lavoro forzato” o “servitù”). A suggerirgli la parola è il fratello Josef Čapek.
Nel dramma, i robot vengono inizialmente creati per alleviare le fatiche degli esseri umani; tuttavia, una volta “presa coscienza” della loro condizione di servitù, si ribellano ai creatori. Questa vicenda è spesso considerata un momento fondativo della fantascienza moderna, poiché tocca temi di libertà, identità e responsabilità morale verso ciò che costruiamo.
Seguiranno numerose rappresentazioni in diversi paesi, i robot di materia viva diventeranno macchine ed il termine assumerà progressivamente il significato che oggi conosciamo.
La stessa città che aveva dato vita alla leggenda del golem ha visto nascere i robot.
Creature al servizio dell'uomo si ribellano e diventano il simulacro delle paure del creatore, diventano un'immagine amplificata e distorta delle paure umane.

RUR Rossum’s Universal Robots, illustrazioni di Kateřina Čupová
Nell'agosto del 2024 ho visitato Praga insiema alla famiglia, ho visto un luogo in cui il confine tra fantasia e scienza si intreccia con la storia. Qui, le vecchie leggende e le nuove tecnologie dialogano, ricordandoci che ogni creazione umana – dall’argilla animata alle intelligenze artificiali – rappresenta tanto una straordinaria opportunità che una grande responsabilità.


I robot di Karel Čapek di Alessandro Catalano

RUR Rossum’s Universal Robots, Miraggi Edizioni (Graphic Novel)